Al contrario di quanto si dice, la calla non è una pianta difficile da fare crescere e mantenere.
Semplicemente come tutte le piante, ha bisogno di specifiche cure ed attenzioni.
Ama la luce, necessaria per la fioritura. Può stare bene in casa, ma non deve essere messa vicino a fonti di calore. Non gradisce le alte temperature. Uno sviluppo ottimale si ha tra i 12 ed i 20°C. Se messa in giardino, resiste senza avere danni alle foglie fino ai 4-5 °C, in caso di primavera bizzarra, come questa.
Semplicemente come tutte le piante, ha bisogno di specifiche cure ed attenzioni.
Ama la luce, necessaria per la fioritura. Può stare bene in casa, ma non deve essere messa vicino a fonti di calore. Non gradisce le alte temperature. Uno sviluppo ottimale si ha tra i 12 ed i 20°C. Se messa in giardino, resiste senza avere danni alle foglie fino ai 4-5 °C, in caso di primavera bizzarra, come questa.
In inverno rimane solo il bulbo protetto sotto la terra.
Sul finir dell'estate si prepara al riposo vegetativo. Smette di fiorire e le foglie fisiologicamente, seccano gradualmente. Le energie sono tutte concentrate per fare ingrossare il bulbo.
Il bulbo è la parte «ecologica» della calla, in quanto ne permette la riproduzione e la rigenerazione l'anno successivo.
Per capire invece, quale è il suo fabbisogno idrico, occorre seguire semplici indicazioni.
La variabilità del fabbisogno di acqua è legata alla fase di sviluppo della pianta. E' consigliabile dare meno acqua in fase di crescita e più durante la fioritura. La quantità giusta si stabilisce soppesando il vaso, intervenendo quando questo è leggero. Mai mettere un dito nel primi 2-3 cm di terra. Questi saranno sempre meno compatti e più asciutti in quanto a contatto con aria e sole. Usando questo sistema si darà alla pianta più acqua del necessario, causando così problemi radicali.
Evitare i ristagni idrici nel sottovaso, sono sempre pieni di impurità. Ma è vero che una mirata messa a dimora della calla nell'acqua o vicino ad un laghetto, la farà «tornare «alle origini» comportandosi come una pianta palustre, con fiori e foglie che maestosamente cresceranno libere nell'aria.
E' una pianta che ha bisogno di spazio, la parte aerea delle foglie e dei fiori è tanto ben sviluppata quanto l'intricato apparato radicale che è garanzia di robustezza. Provate in piena vegetazione a toglierla dal vaso, se riuscite senza romperlo, rimarrete stupiti. Per il rinvaso attendete il riposo vegetativo.
Sul finir dell'estate si prepara al riposo vegetativo. Smette di fiorire e le foglie fisiologicamente, seccano gradualmente. Le energie sono tutte concentrate per fare ingrossare il bulbo.
Il bulbo è la parte «ecologica» della calla, in quanto ne permette la riproduzione e la rigenerazione l'anno successivo.
Per capire invece, quale è il suo fabbisogno idrico, occorre seguire semplici indicazioni.
La variabilità del fabbisogno di acqua è legata alla fase di sviluppo della pianta. E' consigliabile dare meno acqua in fase di crescita e più durante la fioritura. La quantità giusta si stabilisce soppesando il vaso, intervenendo quando questo è leggero. Mai mettere un dito nel primi 2-3 cm di terra. Questi saranno sempre meno compatti e più asciutti in quanto a contatto con aria e sole. Usando questo sistema si darà alla pianta più acqua del necessario, causando così problemi radicali.
Evitare i ristagni idrici nel sottovaso, sono sempre pieni di impurità. Ma è vero che una mirata messa a dimora della calla nell'acqua o vicino ad un laghetto, la farà «tornare «alle origini» comportandosi come una pianta palustre, con fiori e foglie che maestosamente cresceranno libere nell'aria.
E' una pianta che ha bisogno di spazio, la parte aerea delle foglie e dei fiori è tanto ben sviluppata quanto l'intricato apparato radicale che è garanzia di robustezza. Provate in piena vegetazione a toglierla dal vaso, se riuscite senza romperlo, rimarrete stupiti. Per il rinvaso attendete il riposo vegetativo.
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