E' già passato un anno da quando questo blog è stato aperto, che cosa abbiamo raccontato...
Innanzi tutto al di là di preziosi tecnicismi abbiamo parlato della nostra personale e modesta esperienza di agricoltori.
Avvicinarsi al mondo dell'extra vergine ci ha fatto familiarizzare con certi termini e certe pratiche e ci è parsa cosa naturale.
Abbiamo deciso di portare avanti un lavoro che altri prima di noi avevano costruito.
Bisogna però caricare di significato le parole per giustificare lo sforzo a mantenere un percorso verso la migliore qualità che poco si sposa con le logiche del mercato.
Ma la vita è fatta di scelte e la nostra non poteva essere differente.
Grande e folle è stato l'impegno a razionalizzare un nuovo impianto in condizioni territoriali non certo favorevoli.
La voglia di fare e di imparare ci accompagna nel tempo e nella organizzazione e gestione del lavoro, che non è mai uguale a quella dell'anno precedente.
C'è sempre fervore quando arriva il momento della raccolta e non è solo perchè si lavora controtempo ma perchè finalmente si raccoglie dopo un anno di lavoro.
Il mondo dell' olio ci ha fatto trovare splendide amicizie e quella con il frantoiano Giulio è sicuramente riuscita, una buona miscela di simpatia e fiducia.
Il mondo dell'olio regala anche gratuite delusioni che si perdono tra lotte estenuanti con la burocrazia e leggi paradosso che frustrano le più lodevoli intenzioni.
Eppure non ci hanno tolto la voglia e la capacità di emozionarci quando portiamo a casa il primo fusto di olio nuovo, come se fosse un primogenito oppure quando arriva un nuovo cliente che dopo un notevole sforzo di coraggio afferma che il nostro olio è buono.
Grazie rispondiamo, ma rimangono sempre dubbi inespressi a noi produttori fissati con la qualità...
Innanzi tutto al di là di preziosi tecnicismi abbiamo parlato della nostra personale e modesta esperienza di agricoltori.
Avvicinarsi al mondo dell'extra vergine ci ha fatto familiarizzare con certi termini e certe pratiche e ci è parsa cosa naturale.
Abbiamo deciso di portare avanti un lavoro che altri prima di noi avevano costruito.
Bisogna però caricare di significato le parole per giustificare lo sforzo a mantenere un percorso verso la migliore qualità che poco si sposa con le logiche del mercato.
Ma la vita è fatta di scelte e la nostra non poteva essere differente.
Grande e folle è stato l'impegno a razionalizzare un nuovo impianto in condizioni territoriali non certo favorevoli.
La voglia di fare e di imparare ci accompagna nel tempo e nella organizzazione e gestione del lavoro, che non è mai uguale a quella dell'anno precedente.
C'è sempre fervore quando arriva il momento della raccolta e non è solo perchè si lavora controtempo ma perchè finalmente si raccoglie dopo un anno di lavoro.
Il mondo dell' olio ci ha fatto trovare splendide amicizie e quella con il frantoiano Giulio è sicuramente riuscita, una buona miscela di simpatia e fiducia.
Il mondo dell'olio regala anche gratuite delusioni che si perdono tra lotte estenuanti con la burocrazia e leggi paradosso che frustrano le più lodevoli intenzioni.
Eppure non ci hanno tolto la voglia e la capacità di emozionarci quando portiamo a casa il primo fusto di olio nuovo, come se fosse un primogenito oppure quando arriva un nuovo cliente che dopo un notevole sforzo di coraggio afferma che il nostro olio è buono.
Grazie rispondiamo, ma rimangono sempre dubbi inespressi a noi produttori fissati con la qualità...
Saremo destinati a soccombere per non legittimare un sistema che classifica la nostra opposizione come innocua, oppure può essere vero che un buon extra vergine si fa strada da sè?
Cerchiamo delle risposte e anche delle vittorie che vorremmo non fossero più silenziose.
Buonasera, vi scrivo da Roma e da molto tempo leggo il vostro blog. Avrei una domanda da farvi considerando che siete "fissati sulla qualità" rispetto al discorso olio. Ho ricevuto come dono natalizio il classico cesto di prodotti tra i quali vi era anche una bottiglia di olio. Già il regalo arriva da una persona che non mi garba molto inoltre questa bottiglia mi pare di sospetta qualità, con poche informazioni oltre alla mega scritta Olio Extra Vergine di Oliva. Come mi devo comportare?
RispondiEliminaCiao Alessia,
RispondiEliminaci fa piacere di avere la possibilità di parlare con una nostra lettrice. La domanda che poni presuporrebbe una lunga risposta. Nel tentativo di essere breve direi innanzi tutto che la tua sottolineatura del "da chi arriva" il dono apre una questione sacrosanta sulla capacità di scegliere di chi acquista. Questo perchè in Italia per quanto da più parti ci sia la volontà di educare e di far capire che la qualità dell'olio ha un suo prezzo esistono in (quasi) ogni punto vendita oli targati Extra Vergine a prezzi bassissimi, che lascerei dove sono.
L'etichetta non aiuta a discriminare perchè per tutte ci sono indicazioni obbligatorie per legge. Però c'è chi vuole fare conoscere qualcosa in più sul suo Olio ed aggiunge altre indicazioni tipo le varietà di olive presernti, il tipo di estrazione o spremitura usato... Secondo il mio punto di vista queste informazioni possono essere utili ed indicare qualcosa in più del solito standard medio basso. Sperando di averti dato qualche piccola indicazione, ti saluto