Il genere Hydrangea comprende sia arbusti che rampicanti. Sia specie sempreverdi che specie a foglia caduca. Ha una fioritura duratura che inizia sul far dell' estate e si prolunga fino all’autunno, ma solo in alcune varietà.
Per avere una buona fioritura occorre rispettare due importanti regole, avere una cura particolare nella potatura ed adottare delle protezioni dalle gelate primaverili.
Premettiamo che le ortensie possono fiorire sia sui rami dell'anno in corso, come ad esempio le hydrangea arborescens e paniculata ma generamente, soprattutto se pensiamo alle ortensie più diffuse le macrophylla, fioriscono sui rami dell'anno precedente. Ed è verso queste che rivolgiamo la nostra attenzione. La potatura può essere «occassionale» cioè legata a rimuovere solo rami deboli o secchi per allegerire il cespuglio, la fioritura non è compromessa, ma la taglia dei fiori tende a diminuire. Oppure più «mirata», per dare forma alla pianta e programmare il numero di fiori. Questo significa intervenire su tutti i rami rispettando tempi tali da far sì che, la coppia di gemme sopra la quale si taglia, abbia il tempo di svilupparsi adeguatamente prima del riposo vegetativo.
L'ortensia si adatta bene alle basse temperature, ma paradossalmente teme le gelate primaverili. Questo perchè la sua buona sensibilità all'aumento delle temperature dopo il riposo vegetativo può, essendo ricchi di acqua i tessuti ormai in vegetazione, renderla vulnerabile nei confronti di bruschi e duraturi momenti di freddo. Il risultato arriva ad essere vicino alla compromissione totale della fioritura.
Pensando solo alle ortensie fiorite volevo segnalare che nel Parco di Villa Serra a Genova nelle giornate del 12 e del 13 giugno sarà possibile ammirare molte varietà di ortensie in fiore, un vero e proprio festival dell'ortensia. www.villaserra.it
Per avere una buona fioritura occorre rispettare due importanti regole, avere una cura particolare nella potatura ed adottare delle protezioni dalle gelate primaverili.
Premettiamo che le ortensie possono fiorire sia sui rami dell'anno in corso, come ad esempio le hydrangea arborescens e paniculata ma generamente, soprattutto se pensiamo alle ortensie più diffuse le macrophylla, fioriscono sui rami dell'anno precedente. Ed è verso queste che rivolgiamo la nostra attenzione. La potatura può essere «occassionale» cioè legata a rimuovere solo rami deboli o secchi per allegerire il cespuglio, la fioritura non è compromessa, ma la taglia dei fiori tende a diminuire. Oppure più «mirata», per dare forma alla pianta e programmare il numero di fiori. Questo significa intervenire su tutti i rami rispettando tempi tali da far sì che, la coppia di gemme sopra la quale si taglia, abbia il tempo di svilupparsi adeguatamente prima del riposo vegetativo.
L'ortensia si adatta bene alle basse temperature, ma paradossalmente teme le gelate primaverili. Questo perchè la sua buona sensibilità all'aumento delle temperature dopo il riposo vegetativo può, essendo ricchi di acqua i tessuti ormai in vegetazione, renderla vulnerabile nei confronti di bruschi e duraturi momenti di freddo. Il risultato arriva ad essere vicino alla compromissione totale della fioritura.
Pensando solo alle ortensie fiorite volevo segnalare che nel Parco di Villa Serra a Genova nelle giornate del 12 e del 13 giugno sarà possibile ammirare molte varietà di ortensie in fiore, un vero e proprio festival dell'ortensia. www.villaserra.it
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