A volte ci si dimentica o si sottovaluta, come ogni pianta si avvale di strategie diverse per garantire la sua riproduzione e tra queste, emettere profumo significa mandare messaggi mirati agli insetti impollinatori.
Il profumo è un aspetto della biologia delle piante spesso trascurato.
Molti incroci volti a migliorare caratteristiche commercialmente appetibili, come il colore, la forma e la durata del fiore, hanno creato varietà ornamentali non profumate.
Questo non è il caso del trachelospermum jasminoides che consolida un legame atavico, che noi abbiamo sempre conosciuto, quello tra fiore e profumo.
Numerosi fiori bianchi sbocciano da cime terminali a partire dal mese di maggio, ed hanno la capacità di emanare un intenso e persistente profumo.
La fragranza varia in quantità ed in qualità durante la vita del fiore stesso, in quanto smettere di attrarre gli insetti una volta avvenuta l'impollinazione, serve a preservare intatto il fiore ed ottimizzare l'azione degli insetti che vengono attirati solo, da fiori non impollinati.
L'impollinazione significa unire con qualche mezzo, che sia vento o insetti per esempio, stami e antere dove maturano i granuli pollinici con lo stigma o stimma che riceve il polline.
C'è polline e polline, o meglio avete mai visto il polline da vicino? Usufruite di questo link dove ne troverete delle immagini:
http://www-saps.plantsci.cam.ac.uk/pollen/pollen/index.htm
L'impollinazione significa unire con qualche mezzo, che sia vento o insetti per esempio, stami e antere dove maturano i granuli pollinici con lo stigma o stimma che riceve il polline.
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