La potatura non è una azione singola ma riguarda il pensare, l'osservare una pianta e si conclude con una azione meccanica, il tagliare.
Se parliamo della potatura delle ortensie, delle Macrophylla in assoluto le più diffuse , possiamo concederci il dubbio di punti di vista differenti sul come tagliarle, l'essenziale è che questi abbiano come scopo, l'organica crescita e l'equilibrato sviluppo della pianta.
A prescindere dall'esperienza accumulata e dalle conoscenze in botanica, possiamo dire che il taglio «non è per sempre» e darà comunque origine a qualche risposta da parte della pianta.
Lo scopo della potatura è avere una bella pianta, bella come piace a noi e ricca di fiori.
Non bisogna cercare la perfezione a tutti i costi, ma piuttosto qualcosa che si avvicini a ...
Innanzi tutto è buona norma togliere eventualmente rami rotti o secchi, in modo da agevolare la circolazione dell'aria nella chioma e fare pulizia.
Secondariamente si passa al lavoro sulla chioma vera e propria.
La potatura inizia quando il ciclo di fioritura è terminato, nei nostri areali in estate.
Vediamo che i fiori dell'ortesia perdono il loro colore e diventano secchi. Occorre eliminarli tagliandoli alla loro base, ossia sulla prima coppia di gemme presenti sul ramo.
Un «taglio lungo» potremmo chiamarlo, che servirà a far sì che le gemme sottostanti si sviluppino senza essere danneggiate dal sole. Quando queste iniziano a gonfiarsi e crescere, si può accorciare ulteriormente il ramo, tenendo sullo stesso almeno tre coppie di gemme. Se è troppo lungo potrebbe rompersi con il peso del fiore.
A questo punto dovete attendere la primavera perchè l'ortensia può essere potata fino alla metà di settembre. Andare oltre significherebbe non garantire alle gemme adeguato sviluppo necessario per l'induzione a fiore. La primavera darà la risposta ai vostri dubbi sulla qualità del lavoro fatto e modificherà o meno future scelte.
Se parliamo della potatura delle ortensie, delle Macrophylla in assoluto le più diffuse , possiamo concederci il dubbio di punti di vista differenti sul come tagliarle, l'essenziale è che questi abbiano come scopo, l'organica crescita e l'equilibrato sviluppo della pianta.
A prescindere dall'esperienza accumulata e dalle conoscenze in botanica, possiamo dire che il taglio «non è per sempre» e darà comunque origine a qualche risposta da parte della pianta.
Lo scopo della potatura è avere una bella pianta, bella come piace a noi e ricca di fiori.
Non bisogna cercare la perfezione a tutti i costi, ma piuttosto qualcosa che si avvicini a ...
Innanzi tutto è buona norma togliere eventualmente rami rotti o secchi, in modo da agevolare la circolazione dell'aria nella chioma e fare pulizia.
Secondariamente si passa al lavoro sulla chioma vera e propria.
La potatura inizia quando il ciclo di fioritura è terminato, nei nostri areali in estate.
Vediamo che i fiori dell'ortesia perdono il loro colore e diventano secchi. Occorre eliminarli tagliandoli alla loro base, ossia sulla prima coppia di gemme presenti sul ramo.
Tagliare qua... |
Un «taglio lungo» potremmo chiamarlo, che servirà a far sì che le gemme sottostanti si sviluppino senza essere danneggiate dal sole. Quando queste iniziano a gonfiarsi e crescere, si può accorciare ulteriormente il ramo, tenendo sullo stesso almeno tre coppie di gemme. Se è troppo lungo potrebbe rompersi con il peso del fiore.
A questo punto dovete attendere la primavera perchè l'ortensia può essere potata fino alla metà di settembre. Andare oltre significherebbe non garantire alle gemme adeguato sviluppo necessario per l'induzione a fiore. La primavera darà la risposta ai vostri dubbi sulla qualità del lavoro fatto e modificherà o meno future scelte.
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